Stefano Calonaci
La costruzione della corte medicea fu un processo dinamico, sul quale incisero vari fattori: vicende familiari e esperienze personali del principe, il consolidamento del potere interno e esterno, l’accreditamento internazionale, l’ampliamento territoriale dello Stato dopo la guerra di Siena. In tale processo, Cosimo si dimostrò ricettivo dei caratteri costituivi delle corti principesche dell’epoca, assimilando con prontezza canoni di rappresentanza e profili professionali e culturali estranei alla sua biografia non meno che alla storia cittadina. Fu tra l’inizio degli anni Quaranta e i primi anni Sessanta che la corte medicea assunse i tratti di una corte principesca articolata e organizzata: per la tradizione politico-istituzionale toscana si trattò di un processo ‘rivoluzionario’, in cui Cosimo fece sovente perno su figure oscure ma di provata fiducia, e su una componente consortile forte, collocata di preferenza in ruoli di responsabilità fiscale e finanziaria.
Cosimo I and the Medici Court: Historiographical Directions and Some Analysis
The evolution of the Medici Court was a dynamic process, influenced by several factors: family matters and the Prince’s personal experience of, the consolidation of internal and external power, international accreditation, and the territorial expansion of the State after the war of Siena. During these events, Cosimo was able to take on board the basic features of the princely courts at that time. He quickly assimilated models of representation, professional and cultural profiles alien both to his biography and to the city’s history. From the beginning of the forties and the early sixties, the Medici Court acquired the features of a composite and organized princely Court: for the political-institutional Tuscan tradition, this was a ‘revolutionary’ process in which Cosimo recruited some little known officials but of proven trust, and strong companions preferably placed in positions of fiscal and financial responsibility.
Stefano Calonaci, storico dell’Età moderna, conduce attività di ricerca presso il Dipartimento di Storia dell’Università di Padova. Si è occupato dei processi di trasmissione vincolata della ricchezza e delle dinamiche politico-religiose inerenti le figure dei cardinali principi tra Cinque e Seicento, in particolare del cardinal Ferdinando de’ Medici. Tra le pubblicazioni recenti: Feudi e giurisdizioni nell’Italia di mezzo: Legazioni dello Stato della Chiesa e Granducato di Toscana, in A. Rossella Cancila, A. Musi (a cura di), Feudalesimi nel mediterraneo (Palermo 2015); la curatela, assieme ad Aurora Savelli, del monografico di «Ricerche Storiche» Feudalesimi nella Toscana moderna (nn. 2-3, 2014). Per l’editore Carocci ha in preparazione il volume Lo spirito del dominio. Giustizia e giurisdizioni feudali nell’Italia moderna.
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