Rita Panattoni
Nella letteratura sulle trasformazioni urbane negli anni di «Firenze Capitale», un tema rimasto ai margini del dibattito storiografico riguarda la ‘geografia’ dei luoghi di mercato. Scarsa attenzione è stata poi dedicata agli eventi che hanno contribuito ad una ridefinizione dello zoning urbano con l’appalesarsi di nuove tipologie architettoniche destinate alla vendita dei generi alimentari. Protagonista di questa vicenda fiorentina di livello sovranazionale è Giuseppe Mengoni, più noto per essere stato l’autore della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano. A questo interessante architetto-ingegnere di formazione bolognese, figura di spicco nel panorama architettonico-urbanistico italiano del secondo Ottocento, si deve la progettazione del moderno sistema dei mercati fiorentini (S. Lorenzo, S. Ambrogio, S. Frediano), la cui ideazione era stata prefigurata da Giuseppe Poggi. Il saggio tratteggia dunque alcuni temi, inerenti i mercati delle vettovaglie, come parte di uno studio più ampio sui luoghi di mercato dell’Europa del secondo Ottocento.
Giuseppe Mengoni in Florence
In the literature on urban transformation at the time of “Florence Capital City”, the ‘geography’ of markets places was a subject left on the fringe of historiographical debate. Little attention has been paid to events contributing to the redefinition of urban zoning with the appearance of new architectonic structures, aimed to the commerce of food products. Giuseppe Mengoni, better known as the author of Vittorio Emanuele II Gallery in Milan, is the protagonist of this Florentine–supranational sequence of events. This considerable architect-engineer, trained in Bologna, leading figure in the Italian architectonic-urban scenery during the second half of 19th century, designed the modern system of Florentine markets (S. Lorenzo, S. Ambrogio, S. Frediano), ideally anticipated by Giuseppe Poggi. This essay outlines some subjects concerning the markets of provisions, as a part of a more extensive study about market places in the Europe of the second half of 19th century.
Rita Panattoni si è laureata in Storia dell’Architettura presso l’Università di Firenze (2003), dove si è specializzata in «Storia, analisi e valutazione dei beni architettonici e ambientali» (2007). Diplomata alla Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell’Archivio di Stato di Firenze (2009), attualmente frequenta la Scuola di Dottorato di Ricerca in Storia dell’architettura e dell’urbanistica presso il Dipartimento di Architettura dell’Ateneo fiorentino. I suoi interessi si concentrano sulla storia dell’architettura e della città fra XVIII e XX secolo. Fra le sue pubblicazioni: San Rossore nella storia: un paesaggio naturale e costruito (Olschki, 2010); 1865-1870: Firenze e l’Europa. Giuseppe Mengoni e il sistema dei nuovi mercati della città, «Nuova Antologia», aprile-giugno 2015, fasc. 2274, pp. 226-237; Arcivescovado e cattedrale: l’evoluzione di un sistema spaziale nel lungo periodo, in G. Garzella (a cura di) Piazza dell’Arcivescovado a Pisa.
Profili, progetti, realizzazioni: una storia di lungo periodo (Pacini, 2015), pp. 21-47.
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