Figlio di Matteo Villani, fratello e continuatore della Cronica di Giovanni, nacque a Firenze intorno al 1325. A differenza dei suoi maggiori, non intraprese l’attività mercantile ma venne avviato dal padre agli studi giuridici, che terminò addottorandosi in diritto civile presso l’Università di Firenze intorno al 1360; nello stesso Studio iniziò immediatamente la carriera come professore. Soltanto nella piena maturità si accostò alla vita politica, a partire da una missione diplomatica a Genova affidatagli dal comune nel 1375; non fu comunque a Firenze che trovò le maggiori gratificazioni professionali: in particolare nel 1376 venne nominato Cancelliere del comune di Perugia, incarico che avrebbe mantenuto fino al 1381. Tornato a Firenze, alternò l’attività di giurista agli studi danteschi, che gli valsero nel 1391 l’onore di succedere a Boccaccio nel ruolo di pubblico lettore e commentatore della Divina Commedia. Morì a Firenze nel 1405.
Uomo di ricca cultura, intimo amico delle maggiori personalità intellettuali della Firenze del tempo, come Coluccio Salutati e Franco Sacchetti, Filippo incarnò l’evoluzione della cultura cittadina dalle forme della tradizione mercantesca volgare a quelle che già prefigurano stili e metodi umanistici. Di scarso rilievo complessivo è infatti la sua opera di aggiornamento della Cronaca del padre morto nella peste del 1363, che Filippo condusse soltanto fino al racconto della pace di Firenze con Pisa nel 1364. I suoi sforzi maggiori furono dedicati ad un’opera latina sulle origini del comune di Firenze e i suoi uomini illustri, che in effetti venne redatta e rielaborata in due fasi tra il 1382 e il 1396. Si tratta di un testo di chiara ispirazione classicheggiante, sebbene condotto non senza ingenuità compositive e stilistiche, nel quale Villani mette i frutti di una erudizione didascalica e universalistica a servizio dell’esaltazione del ruolo di Firenze come centro di cultura. Di grande interesse anche le sue letture dantesche, che pongono il suo nome tra i più illustri dei commentatori del Divino Poeta.
Opere
Philippi Villani Liber de origine civitatis Florentie et eiusdem famosis civibus, a cura di G. Tanturli, Padova, Antenore, 1997;
Expositio seu comentum super “Comedia” Dantis Allegherii, a cura di S. Bellomo, Firenze, Le Lettere, 1990;
M. Villani, Cronica. Con la continuazione di Filippo Villani, a cura di G. Porta, Parma, Guanda, 1995 (Filippo redasse i capitoli 61-102 del libro XI).
Studi su Filippo Villani
G. Calò, Filippo Villani e il suo “Liber de origine civitatis Florentie et eiusdem famosis civibus”, Rocca San Casciano, 1904;
G. Tanturli, Il De’ viri inlustri di Firenze e il De origine civitatis Florentie et eiusdem famosis civibus di Filippo Villani, «Studi Medievali», s. II, 14 (1973), pp. 833-881;
F. Ragone, Giovanni Villani e i suoi continuatori. La scrittura delle cronache a Firenze nel Trecento, Roma, ISIME, 1998;
L. Tanzini, Le due redazioni del “Liber de origine civitatis Florentie et eiusdem famosis civibus”, «Archivio Storico Italiano», CLVIII (2000), pp. 141-159.