Patrick Lantschner
La rivolta dei Ciompi (1378) ha spesso generato e genera ancora vivaci dibattiti tra storici di differenti posizioni politiche. L’articolo presenta la tesi che fin dall’ottocento, storici liberali, conservatori e marxisti di paesi diversi abbiano applicato il medesimo paradigma di ricerca che ha condizionato la concettualizzazione, interpretazione e narrazione della rivolta. Gli storici dei Ciompi sono ricorsi ai medesimi concetti di ‘stato’, ‘classe’ e ‘rivoluzione’, con le connotazioni normative e assunti narrativi ad essi connessi. Nei vari studi dedicati alla rivolta essi hanno perciò riprodotto concezioni coeve della politica, con le sue divisioni ideologiche.
To this day the Ciompi revolt of 1378 has provoked fierce debate between historians of different political persuasions. This article proposes, however, that liberal, conservative and Marxist historians from the last two centuries and different countries have fundamentally argued within the same paradigm of research which has conditioned their conceptualisation, interpretation and narration of the Ciompi revolt. Ciompi historians have recurred to the same concepts of ‘state’, ‘class’ and ‘revolution’, and their related normative connotations and narrative assumptions. In their analyses of the Ciompi revolt, they thus came to replicate a modern understanding of politics and its correspondent ideological divisions.
Patrick Lantschner si è laureato all’Università di Oxford ed è dottorando presso la stessa università dove è Senior Scholar al collegio di Christ Church. Per il dottorato sta svolgendo una ricerca comparata sulla logica del conflitto politico nelle città italiane e fiamminghe nel tardo medioevo.
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