Piero Bargellini
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Nacque a Firenze nel 1897, dove iniziò la sua formazione in scuole tecniche (il padre era ingegnere dell’Istituto geografico militare). Dopo l’esperienza della guerra iniziò a frequentare la Facoltà di Agraria dell’Università di Pisa, ma abbandonò ben presto gli studi avviati per dedicarsi alle lettere presso l’Accademia di Belle Arti. Maestro elementare e più tardi direttore didattico, iniziò ancora giovane l’attività di scrittore, e nei primi anni ’30 giunse ad una certa notorietà con i volumi Fra Diavolo del ’32 e soprattutto San Bernardino da Siena del ’33. Altrettanto vivace la sua opera di organizzatore culturale: dopo aver fondato e diretto dal 1923 il Calendario dei pensieri e delle pratiche solari, nel 1929 fondò la ben più importante Il Frontespizio, alla quale avrebbero contribuito autori come Carlo Bo, Mario Luzi, don Giuseppe De Luca, oltre a Gatto, Parronchi e Sereni. Vicino per molti versi alla esuberante personalità intellettuale di Giovanni Papini, Bargellini fu consapevole portatore di una cultura cattolica dai forti tratti apologetici, antiilluministici, attenta al fascino popolare del mondo contadino e ‘strapaesano’. Lasciata nel 1938 la direzione della rivista (che cessò le pubblicazioni poco dopo), fu impegnato in una vasta opera didattca e divulgativa: a lui fu in varie occasioni affidata la redazione di antologie e libri di testo per le scuole. Dopo la guerra, pur continuando una copiosa produzione letteraria, iniziò l’attività politica nelle fila della Democrazia Cristiana, e fu a lungo assessore alla cultura nelle giunte La Pira negli anni ’50. Nel ’66 venne eletto sindaco: svolse la carica solo per pochi mesi, ed era già dimissionario quando piombò su Firenze la tragedia dell’alluvione, a rimediare la quale si dedicò con enorme impegno e notevole capacità organizzativa. Dal 1968 fu senatore DC. Morì a Firenze nel 1980. Il ruolo di Bargellini per la storia di Firenze, oltre che nelle numerose iniziative di promozione artistico-culturale intraprese come amministratore, sta soprattutto nella sua inesauribile produzione divulgativa: alla storia della città, all’arte e alle strade fiorentine, alla dinastia Medici dedicò migliaia di pagine, in molti casi pubblicate in fascicoli a puntate, e scritte per un pubblico di massa. Un’opera divulgativa spesso molto semplificata per raggiungere una più vasta diffusione, ma che proprio per questi caratteri di ampio consumo ha significato un contributo eccezionale alla consapevolezza della propria storia da parte dei fiorentini.

Opere La splendida storia di Firenze, Fiorenze, Vallecchi, 1964, 4 voll.; Le strade di Firenze (con E. Guarnieri), Firenze, Bonechi, 1980, 4 voll.; I Medici, Firenze, Bonechi, 1980. Alle grandi opere qui ricordate andrebbe tuttavia aggiunta una lunghissima serie di scritti d’occasione, fascicoli e pubblicazioni a carattere divulgativo su aspetti, figure, luoghi della storia di Firenze che Bargellini pubblicò soprattutto dagli anni ’50.

Studi su Piero Bargellini C. Fusero, Bargellini, Firenze, Vallecchi, 1949; P.F. Listri, Tutto Bargellini. L’uomo – lo scrittore – il sindaco. Con il diario inedito dei giorni a Palazzo Vecchio, Firenze, Nardini, 1989 (con bibliografia in appendice); P.L. Ballini, Piero Bargellini, in P.L. Ballini (a cura di), Fiorentini del Novecento, 3, Firenze, Polistampa, 2004, pp. 41-55.