Nato a Philadelphia (USA) nel 1922, Marvin Becker si laureò presso l’University of Pennsylvania e, dopo aver prestato servizio nell’esercito durante la seconda guerra mondiale, vi conseguì il titolo di dottore di ricerca nel 1950, discutendo una tesi che già testimoniava, tra i vari temi che avrebbe affrontato, l’interesse dello studioso per le vicende della storia fiorentina, in particolare quella medievale e rinascimentale. A tale tesi – dedicata alla figura di Gualtieri di Brienne, duca d’Atene e signore di Firenze fino alla sua cacciata nel 1343 – fecero infatti seguito numerosi altri studi che avevano per oggetto le vicende fiorentine dei secoli finali del medioevo, studi che egli fu in grado di portare a termine grazie alle sue approfondite ricerche condotte negli archivi italiani e i cui risultati trovarono espressione e sintesi in numerosi saggi e in alcuni importanti volumi.
Nei suoi scritti Becker affrontò vari temi della storia fiorentina a partire da una questione topica nella storia della città quale quella dei magnati e delle disposizioni prese nei loro confronti dall’autorità politica a partire dagli ultimi due decenni del XIII secolo fino ad arrivare alla sua originale prospettiva relativa alla prima formazione dello Stato moderno, prestando particolare attenzione alle vicende trecentesche della città che egli collocò all’interno di un più ampio contesto europeo.
Partendo da punto di vista e di analisi sostanzialmente sociologico, Becker riteneva che compito dello storico fosse di analizzare il pensiero dei singoli individui e dei vari gruppi relativamente ai diversi ambiti della loro esistenza, da quello materiale a quello sociale ed intellettuale, mostrando grande interesse per il dato economico. Egli giunse così ad esprimere la propria convinzione – oggetto talvolta di controversie e critiche – che esistessero stretti legami tra aspetti diversi della vita politica, sociale, spirituale e culturale dell’epoca oggetto d’analisi e fornì un contributo vivace e stimolante per gli studi sul periodo rinascimentale.
Dal tardo medioevo e dal rinascimento, gli interessi di Becker si trasferirono poi verso l’epoca moderna. Negli ultimi due decenni della sua esistenza, dunque, egli concentrò i propri sforzi di studioso soprattutto sul XVIII secolo, un periodo che, ai suoi occhi, costituiva un momento privilegiato nella storia della civiltà e della civilizzazione. Tale scelta testimonia ancora una volta la preferenza dello storico per lo studio delle teorie politiche e della storia economica.
Nel corso della sua pluridecennale carriera accademica, Becker ebbe l’opportunità di insegnare presso varie università ed istituti, tra cui la Western Reserve University in Cleveland e l’University of Rochester. Tra i vari incarichi che fu chiamato a ricoprire e i numerosi riconoscimenti che gli furono conferiti, ricordiamo quello di visiting professor in diverse università statunitensi quali la Columbia University e la John Hopkins University e l’appartenenza allla Society for Scholars at John Hopkins University for Distinguished Research.
Al momento della sua scomparsa, avvenuta nel gennaio del 2004, era professore emerito in storia presso l’University of Michigan presso la quale aveva prestato servizion nel corso dei precendenti 22 anni, ricoprendo anche la carica di direttore del Dipartimento di Storia tra il 1977 ed il 1979.
Opere
Florence in transition, Baltimore, The Johns Hopkins Press, 1967-1968, 2 voll.;
Medieval Italy: Constraints and Creativity, Bloomington, Indianapolis, Indiana University Press, 1981;
Civility and Society in Western Europe 1300-1600, Bloomington, Indianapolis, Indiana University Press, 1988;
The Emergence of Civil Society in the 18th Century: a privileged moment in the history of England, Scotland and France, Bloomington, Indianapolis, Indiana University Press, 1994;
J. Becker, C. Lansing (ed. by), Florentine Essays of Marvin B. Becker, Ann Arbor, U-M Press, 2002.
Studi su Marvin Becker
D. Weinstain, Marvin Becker, “Perspective”, 42/3, marzo 2004, (consultabile on line digitando
l’url [ 08/06]: http://www.historians.org/Perspectives/Issues/2004/0403/0403mem1.cfm);
P. Gavitt, Marvin Becker (1922-2004), «Renaissance Studies», 19, fasc. 4 (settembre 2005), pp. 541-543.