«In Firenze non si fe’ mai simile festa». A proposito del cassone di Apollonio di Giovanni con scena di giostra alla Yale University Art Gallery
«Annali di Storia di Firenze», VII (2012), pp. 35-72.

Il saggio propone d’identificare nell’immagine dipinta da Apollonio di Giovanni sul pannello di cassone conservato alla Yale University Art Gallery la raffigurazione dei festeggiamenti organizzati dalla città di Firenze nel 1459 per celebrare la visita a Firenze di Galeazzo Maria Sforza e di papa Pio II. L’iconografia che allude allo stretto rapporto di alleanza che univa il casato sforzesco e quello mediceo potrebbe essere stata commissionata in occasione delle nozze tra Beatrice di Giovanni Borromeo, il cui ramo familiare milanese aveva saldi legami con Francesco Sforza, e Giovanni di Antonio de’ Pazzi, discendente di uno dei più potenti lignaggi fiorentini gravitante nell’orbita medicea.


«In Firenze non si fe’ mai simile festa»: On the ‘Joust’ cassone of Apollonio di Giovanni in the Yale University Art Gallery

The aim of this paper is to propose to identify the image painted by Apollonio di Giovanni on the cassone panel in the Yale University Art Gallery as the representation of the magnificent spectacles organized by the city of Florence in 1459 to celebrate the visit of Galeazzo Maria Sforza and Pope Pius II. The iconography alluding to the close alliance binding the Milanese and the Medicean rulers might have been requested for the marriage between Beatrice di Giovanni Borromeo, who’s household settled in Milan had strong bonds with Francesco Sforza, and Giovanni di Antonio de’ Pazzi, descendant of one of the most powerful Florentine lineage closely aligned with the Medici.


Patricia Lurati si è laureata presso l’Università di Siena e specializzata all’Università di Firenze. È stata visiting scholar all’Institute of Fine Arts della New York University (2003) e all’École Pratique des Hautes Études della Sorbona (2005) grazie a una borsa di studio del Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica. Ha poi ricevuto una borsa di ricerca del Dipartimento della Cultura della Svizzera italiana (2009-2011) per studiare la raffigurazione dei tessuti negli affreschi ticinesi del XIV e XV secolo. Le sue ricerche si concentrano sui cassoni e la storia del costume e della moda. Tra le sue pubblicazioni: Doni nuziali del Rinascimento nelle collezioni svizzere (Locarno 2007); Vesti nuziali nella Firenze rinascimentale, in C. Paolini, D. Parenti, L. Sebregondi (a cura di), Virtù d’amore. Pittura nuziale nel Quattrocento fiorentino (Firenze 2010).


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