Nato a Molfetta nel 1873, giunse diciassettenne a Firenze per studiare presso l’Istituto di Studi Superiori, dove fu allievo di P. Villari. Dopo la laurea insegnò per alcuni anni presso vari licei, iniziando poi la carriera di docente universitario a partire dal 1902. Collaboratore del Partito Socialista fin dal 1893, condusse nei primi anni del nuovo secolo una dura campagna contro la politica di Giolitti; nel 1911 uscì dal Partito Socialista e fondò il settimanale l’Unità. Fu oppositore del fascismo fin dai primissimi anni, specialmente nell’ambiente fiorentino che lo vedeva professore di Storia dal 1916; per la sua attività antifascista nel gruppo ‘Non mollare!’ fu costretto ad abbandonare l’Italia per trasferirsi negli Stati Uniti, dove proseguì sia l’attività di docente ad Harvard, sia quella politica di punto di riferimento per gli esuli antifascisti. Fece ritorno in Italia solo nel 1949, e morì a Sorrento nel 1957. Intellettuale di primissimo piano nell’Italia della prima metà del secolo XX, Salvemini deve la sua rilevanza all’intensa attività culturale, politica e pubblicistica dispiegata sia negli anni di Giolitti, sia durante l’esilio e ancora dopo il ritorno in patria; un’attività nella quale gli studi medievistici occuparono un periodo relativamente circoscritto. La maggiore opera medievistica del Salvemini fu infatti lo studio sulla legislazione contro i magnati, pubblicato nel 1899 dallo studioso appena ventiseienne, al quale si aggiunsero alcuni saggi ulteriori pubblicati su riviste e solo dopo la morte dell’autore riuniti in volume; già nei primi anni del nuovo secolo i suoi interessi si erano ormai definitivamente orientati alla storia moderna, come testimoniano gli studi sulla Rivoluzione Francese, i prodromi e le grandi figure del Risorgimento italiano prima, e il saggio sul movimento socialista e la questione meridionale più tardi, fino ai volumi su Mussolini e la dittatura fascista. Il volume del 1899 fa comunque anche da solo di Salvemini una figura centrale nella storia della riflessione storiografica su Firenze: intrapresa sulla base di presupposti ideologici fortemente improntati dalle dottrine demografiche di A. Loria e più indirettamente dal materialismo storico marxiano, l’opera mise capo ad un’ampia riconsiderazione delle fonti fiorentine per il periodo 1280-1295, dalle quali Salvemini intese trarre l’immagine di un ceto dirigente cittadino nel pieno di una cruciale crisi storica: dal dominio delle classi aristocratico-militari, fondate sul privilegio signorile e la proprietà della terra, al definitivo affermarsi di una classe dirigente di estrazione artigiana e mercantile, espressa dall’organizzazione del ‘popolo’. La tesi interpretativa di Salvemini fu al centro di approfonditi dibattiti, e di una argomentata confutazione da parte di N. Ottokar, che mostrò la continuità del ceto dirigente cittadino attraverso gli eventi della fine del ‘200, pur senza dar luogo ad un quadro interpretativo di respiro paragonabile a quello salveminiano. Lo stesso Salvemini, specialmente dopo il ritorno in Italia, sperò di riscrivere l’opera di tanti decenni prima, senza tuttavia riuscire a portare a termine l’impresa.
Opere
Gran parte dei saggi storici di Salvemini, editi in varia sede nei primi decenni del secolo, sono stati compresi nei volumi delle Opere pubblicati a partire dagli anni ’60 da Feltrinelli, che hanno reso disponibili anche saggi mai editi. Storia d’Italia e d’Europa: La rivoluzione francese (1788-1792), Milano, 1905-1907; Scritti sul Risorgimento, a cura di P. Pieri e C. Pischedda, Milano, Feltrinelli, 1961; Chiesa e Stato in Italia, a cura di E. Conti, Milano, Feltrinelli, 1969. Storia di Firenze: Magnati e popolani in Firenze dal 1280 al 1295, Firenze, Carnesecchi, 1899 (Seconda edizione a cura di E. Sestan, Milano, Feltrinelli, 1966); La dignità cavalleresca nel comune di Firenze e altri scritti, a cura di E. Sestan, Milano, Feltrinelli, 1972.
Studi su Gaetano Salvemini
E. Sestan et alii, Gaetano Salvemini, Bari, Laterza, 1959; M. L. Salvadori, Gaetano Salvemini, Torino, Einaudi, 1963: E. Artifoni, Salvemini e il Medioevo. Storici italiani tra Otto e Novecento, Napoli, Liguori, 1990 (contiene l’edizione di alcune lezioni inedite di Salvemini del 1923-1924, su “Firenze nel secolo XII”); Delle giornate di studio su Il Medioevo di Gaetano Salvemini organizzate a Firenze il 10 e 11 dicembre 1999 è disponibile in questo portale il relativo dossier .